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CAMBIANO LE REGOLE PER IL MARKETING TRAMITE CELLULARE: NUOVO REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI

Cambia il regolamento del Registro Pubblico delle Opposizioni. Da fine gennaio entrerà in vigore il nuovo regolamento che permetterà di iscrivere al servizio gratuito per bloccare le telefonate pubblicitarie anche i numeri dei telefoni Cellulari. 

tempo di lettura 3 minuti 

Istituito nel 2010 con decreto della Presidenza della Repubblica e poi aggiornato nel 2018, il Registro delle opposizioni “è un servizio gratuito per l’utente che permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea”. Tuttavia, sin dalla data della sua istituzione, il servizio non è mai stato aperto all’iscrizione dei numeri cellulare: ora le cose stanno per cambiare.

Dopo un lungo e tortuoso iter, infatti, all’entrata in vigore del nuovo regolamento,  approvato a fine 2021 nel cosiddetto decreto Capienze, manca soltanto un decreto della Presidenza del Consiglio che recepisca le nuove regole.

«I tempi saranno brevi», ha dichiarato al Corriere della Sera Simone Baldelli, Presidente della Commissione parlamentare sulla tutela dei consumatori: si parla di fine gennaio o inizio febbraio.

«La modifica era attesa da tempo», afferma l’avvocato Gianluca Di Ascenzo, dell’organo di presidenza del Codacons, l’associazione di tutela dei consumatori, «perché finora il Registro delle opposizioni è stato un fallimento: è censito un milione e mezzo di numeri telefonici quando in Italia ci sono circa 80 milioni di utenze».

E difatti, ad oggi, il Registro delle opposizioni si può ben definire un’arma spuntata, incapace di raggiungere l’obbiettivo prefissato con la sua istituzione. Solo l’1% delle utenze infatti è iscritta al registro e, del resto, le sanzioni da sole non bastano a rendere efficace lo strumento, in quanto il problema si è dimostrato essere la carenza regolamentare. 

Ed è proprio in questo senso che mira ad intervenire il nuovo regolamento, mettendo un primo tassello in quella che dovrà essere una piu’ radicale riforma del registro, se veramente lo si vorrà rendere un effettivo metronomo tra diritto all’attività di pubblicità delle aziende e tutela dei diritti dei consumatori. Lungi dall’affrontare in questa sede le modifiche che si ritengono ancora necessarie e che si auspica verranno introdotte a stretto giro, occorre invece analizzare quanto fatto e di prossima attuazione.

In primo luogo l’iscrizione al Registro permetterà di annullare automaticamente tutti i consensi pregressi rilasciati per finalità di marketing sul numero iscritto e stabilirà il divieto di cessione a terzi dei dati personali. Uno dei vuoti normativi piu’ importanti nel sistema della tutela della privacy dei consumatori nel nostro paese è infatti sempre stato quello dettato dall’assenza di un registro delle negazioni al consenso. Tale vuoto concede attualmente ai call center la facoltà di chiamare qualsiasi numero per il quale abbiano ottenuto il consenso da parte dell’utente. D’altro canto, l’ottenimento del consenso è operazione assai semplice, in quanto la richiesta è sovente contenuta in molti dei moduli che bisogna compilare per l’accesso a vari servizi (sul punto si innesta anche l’attuale dibattito sull’esigenza, sempre piu’ sentita, di una riforma radicale delle informative atte a raccogliere tali consensi, nel senso di renderle più intelligibili per gli utenti finali).

L’iscrizione al Registro, secondo le nuove regole, cerca di tamponare tale situazione, comportando l’automatica cancellazione di tutti i consensi pregressi. Sarà persino possibile iscrivere il numero più volte per eliminare autorizzazioni date inavvertitamente anche dopo l’iscrizione al Registro.

Resteranno possibili solo le telefonate da parte di quelle aziende con cui si ha un contratto attivo o con cui lo si aveva fino a 30 giorni prima di iscriversi al Registro: per esempio, continueremo a ricevere telefonate dal nostro operatore telefonico anche dopo aver dato l’eventuale disdetta, ma solo per i successivi 30 giorni.

Vengono quindi dettate nuove regole per il telemarketing. L’obbiettivo è quello di bloccare l’attività di molte aziende che danno l’incarico ad una società di call center che, a sua volta, dà la commissione in subappalto. Il risultato è così l’elusione sul controllo della filiera: le telefonate arrivano da call center i cui numeri non sono iscritti al Roc, il Registro degli operatori delle comunicazioni, cosa che è assolutamente vietata. I numeri da cui si inviano proposte di marketing dovrebbero sempre essere richiamabili, cioè immediatamente identificabili. Spesso però non è così.
Inizialmente ad avvalersi delle pubblicità telefoniche erano soprattutto operatori di energia e gas, mentre ora il mercato si è allargato a qualsiasi tipo di offerta.

Le sanzioni per chi non rispetterà le nuove regole dettate nella disciplina del rinnovato Registro saranno molto dure.
Le società che violeranno il diritto di opposizione potranno arrivare a pagare multe fino a 20 milioni di euro.
Al Registro delle opposizioni ci si può iscrivere chiamando il numero verde 800 265 265, oppure inviando una raccomandata o una mail. Ma, come è scritto nel sito del Registro, il nuovo servizio sarà operativo solo dopo l’emanazione del decreto attuativo.

Per evitare le sanzioni, operare in totale serenità rispettando la normativa ed i diritti degli utenti finali, incrementando la propria reputazione di azienda attenta ai diritti dei propri clienti richiedi una consulenza gratuita cliccando qui sotto

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